Era l' 11 aprile del 1991 alle ore 12 e 40. dopo aver scaricato circa 80.000 tonnellate di greggio iraniano all'isola galleggiante del Porto Petroli di Genova Moltedo (caricato a Karag Island in Iran) la Milford Haven era in attesa di ulteriori disposizioni e trasportava ancora 144.000 tonnellate di greggio. Durante una normale operazione di travaso di greggio dalla stiva 1 di prua, alla stiva 3, a centro nave, si verificava un'esplosione a bordo che ruppe gli ormeggi e incendiò il carico. Tra i 36 componenti l'equipaggio si contarono cinque morti.
Il giorno successivo, 12 aprile, si tentò di bloccare la chiazza di petrolio che fuoriusciva dalle cisterne e nel pomeriggio il rimorchiatore Olanda agganciò di poppa la nave alla deriva nel tentativo di avvicinarla alla costa per portarla in una zona di mare meno fonda per agevolare il lavoro di intervento futuro. Nel corso dell'operazione la petroliera si spezzò, e la prua affondò a 490 metri di profondita'.
Il 13 aprile alle ore 9 e 35 dalla nave ormai in fiamme da tre giorni, si udì un forte boato seguito da altre numerose esplosioni. Rimorchiatori e bettoline scaricarono per giorni intorno alla nave tonnellate di acqua e solvente mentre il petrolio riversato in mare raggiunse le spiagge. Erano passate da cinque minuti le ore 10 del 14 Aprile 1991 quando la Amoco Milford Haven affondò.

Si calcolò che siano bruciate 90.000 tonnellate di greggio dalla prima esplosione al momento dell'affondamento e che le colonne di fumo aggiunsero i 300 metri di altezza.La nave ora giace adagiata in posizione di navigazione a 1,2 miglia dalla costa al largo di Arenzano, leggermente inclinata sul fianco destro, su un fondale sabbioso, ad una profondità media di circa -80m, mentre il castello di poppa si innalza fino ai -32m. Posizione di affondamento:  Lat. 44°22’25.75”N Long. 008°41’59.58”E

 

 

 

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